Le Mie Marche

Dulcis In Fundo – Amandovolo

Alla fine arriva il bello!”        “Adesso viene il bello!”       “Il bello sempre alla fine!
Chi più ne ha più ne metta. Ma il senso, più o meno letterario dell’espressione latina, non cambia. E se ci spostiamo sul piano culinario…beh…non credo ci sia bisogno di grandi spiegazioni.

C’è chi di dolci non ne vuole proprio sentir parlare!
Ma se ci pensate bene…quante volte dopo un pasto siamo sazi, ci sembra di esplodere?
Qualcuno giura a se stesso di non mangiare più niente per i giorni a venire, qualcun altro passa il resto del tempo dribblando i sensi di colpa ma, nonostante ciò, il posto per il dolce c’è sempre.
Non mangiamo dolci per placare la fame, ma per puro piacere. Mangiamo dolci per voglia, per abbracciare un’emozione, per coccolarci, per consolarci.
Tutta questa premessa era solo il frutto di un pensiero nato di fronte ad un dolce.
In particolar modo, di fronte un Amandovolo. È il dolce tipico del mio paese, Porto San Giorgio.
Ha un nome buffo e a volte anche un po’ antipatico. C’è chi lo chiama mandovo, chi amandovo, chi amandovulo. Mi viene da pensare che, dialetto a parte, non lo sappiamo neanche noi.
Pare sia stato importato qui da un pasticcere torinese. Ha la forma di un plumcake, e sotto un croccante guscio di cioccolato, si cela una soffice mollica dal caldo profumo di mandorla.
Non aggiungo altro, ma se passate da queste parti, un assaggio è d’obbligo!

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