
Pioraco e Li Vurgacci
Altra giostra, altro giro! Complice la coincidenza del caso, complice Giulia che ringrazio, pochi giorni fa sono stata a Pioraco. È un piccolo borgo delle Marche, in provincia di Macerata. E già solo arrivare fin lì è pura magia.
Si prende la superstrada direzione Camerino, e con il mare alle spalle, si iniziano a imboccare strade senza tempo, che dalle colline si inerpicano per le montagne. Poche macchine in giro, poca gente per strada. Il paese è piccolissimo, circa 1300 abitanti, ed è…”tutto lì”. Sì..appena si arriva, è tutto lì. Il bar, il campo di calcetto, le poste, l’hotel, il ristorante, il municipio, i giardini, la piazza, la farmacia, la chiesa, la ferramenta, la caserma dei carabinieri, l’ufficio informazioni turistiche, il museo. No, non sto né esagerando, né scherzando.
Proprio da dietro il ristorante si può iniziare un piccolo percorso, che conduce alla Grotta di San Vittorino, patrono del paese che, secondo la tradizione, cadde vittima del demonio che gli apparve sotto le sembianze di una donna, e per punizione si lasciò penzolare da un albero con le mani legate a un ramo.
Scendendo nuovamente in paese che…è tutto lì, un cartello indica il sentiero più importante della zona, quello per cui è conosciuto il paese. “Li Vurgacci”.
Il sentiero è percorribile da Aprile a Ottobre e si fa anche in meno di un’ora. Il panorama che si ha davanti via via che si prosegue è magnifico. E dopo una più o meno breve salita, si inizia a scendere attraverso scale naturali, piccoli passaggi, grotte nascoste, e ponti in legno che attraversano cascate e costeggiano il fiume.
Proseguendo il sentiero indicato, si arriva finalmente alla Fossa dei Mostri, una piccola zona, dove finalmente è possibile conoscere questi famosi Vurgacci. Mostri in pietra, opera dell’artista Antonio Ciccarelli. Quel senso di stupore misto a riflessione è inevitabile. Sono senza dubbio una cosa alquanto bizzarra, ma allo stesso tempo emanano un senso d’inquietudine impressionante. I volti tristi, intrappolati in un attimo a noi sconosciuto. Sembrano usciti da una di quelle favole dei fratelli Grimm. Personaggi puniti dallo stregone di turno per una colpa non commessa. Ed è ancora più strana la sensazione che si ha nell’ accorgersi che ci sono altrettanti mostri ormai nascosti dalla vegetazione, che sfuggono a un primo sguardo. Come fossero vittime di una punizione ancor più dura.
In tutto ciò…sono riuscita a fare la mia prima foto effetto setoso all’acqua!!! … e forse la mia felicità un po’ avrà fatto ridere questi Vurgaccetti =)
Il percorso prosegue e termina la sua corsa in un luogo del tutto paradossale. Dietro la famosa Cartiera Miliani di Fabriano. Già nel passato si ricorda la presenza di attività legate alla fabbricazione della carta, vista l’abbondanza di acqua, e tuttora ne è di fatto la principale attività.
Ho scritto troppo..
Non so se quello che manca, in generale, sia la voglia o la capacità di cercare il bello che c’è intorno. Io dico solo che basta provarci, perché prima o poi capita quella volta in cui dici “ne è valsa la pena”, anche se magari inizialmente non ti fidi, nemmeno di te stesso…
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viaggiesorrisi
Wow che spettacolo, grazie infinite per avermi fatto conoscere questa passeggiata!
Martina
Grazie a te 😉